Erminio Pietro Nicolamaria Ferrucci nel 1976 ha conseguito la laurea in «Architettura» con il massimo dei voti presso l’Università IUAV di Venezia, con una Tesi di Restauro architettonico e urbano (Laboratorio di Ricerca urbana “Cannaregio”), discussa con Giuseppe Cristinelli e Ignazio (Mario) Gardella. Ha maturato una competenza ultra-trentennale in funzione di dirigente di uffici tecnici di programmazione e pianificazione territoriale di Enti pubblici, mentre parallelamente svolgeva attività di consulente e progettista e, inoltre, dal Ministero della Pubblica Istruzione veniva nominato docente di ruolo in «Discipline geometriche, Architettura, Design di arredamento e Scenotecnica», e docente di ruolo in «Disegno e Storia dell’arte».
Architetto, urbanista, territorialista, storico dell’arte ed esperto in design e arti visive, in oltre quaranta anni di professione Erminio Ferrucci ha elaborato numerosi strumenti urbanistici, piani territoriali di area vasta e progetti architettonici, tra i quali si intende qui segnalare unicamente il Monumento Nazionale ai Caduti per la Bonifica dei Campi Minati, inaugurato nel 1984. A tale riguardo appare significativo come il progetto del monumento sia stato acclamato dagli stessi Membri del Comitato promotore poiché considerato una “architettura d’avanguardia” (in effetti il monumento è la prima opera decostruttivista realizzata in Italia), così come similmente sia stato celebrato dal pubblico elogio formulato dalla Presidenza dell’Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori d’Italia (ANGET) che, per questa architettura qualificata come “geniale opera”, ha conferito all’architetto Erminio Ferrucci la massima onorificenza – medaglia d’oro vermeil.
Si tratta dunque di importanti riconoscimenti che attestano il positivo impatto e le notevoli caratteristiche progettuali di questa architettura; apprezzamenti che raramente si leggono così appassionati, e che sono andati ad aggiungersi a un ulteriore pubblico consenso di cui un progettista soltanto eccezionalmente può compiacersi: poter vedere realizzata una cartolina postale e, insieme, anche uno speciale annullo postale specificamente intitolati a questo monumento, ambedue emessi nello stesso anno dell’inaugurazione dal Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni (si vedano qui, nella sintetica Gallery dedicata al Monumento Caduti BCM).
Lo straordinario lavoro di Erminio Ferrucci è l’esito di un percorso formativo incessante, molto ricco e complesso. Infatti, continuando a orientare le proprie attività tecniche e teoretiche in modo integrato, nello stesso periodo l’architetto Ferrucci iniziava una stretta collaborazione con la Cattedra di «Analisi dei Sistemi urbani e territoriali» della Facoltà di Architettura di Firenze, Istituto di Ricerca Territoriale e Urbana, dove ha svolto attività di ricerca scientifica e di didattica complementare. Membro Effettivo dell’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU), e ricompreso nella Liste des Urbanistes Européens, Societé Française des Urbanistes (SFU), nel 1985 è stato annoverato tra gli Esperti in Materia di Pianificazione Territoriale e inserito nell’apposito Albo degli Esperti a seguito di formale dichiarazione di nomina effettuata dalla Direzione generale del Coordinamento territoriale del Ministero dei Lavori Pubblici.
Ha pubblicato oltre ottanta titoli, tra libri, saggi, articoli, curatele e opere monografiche di divulgazione culturale e scientifica. Ripetutamente chiamato sia come conferenziere e sia come consulente scientifico per seminari, giornate di studio e corsi di aggiornamento, ha promosso e coordinato numerosi congressi e importanti convegni nazionali (a tale riguardo, e a puro titolo esemplificativo, si vedano i quattro Forum nazionali sulla difesa del territorio e dell’ambiente) e internazionali, sempre fregiati da molteplici e prestigiosi patrocini, tra i quali è doveroso appena citare, oltre a quelli concessi dai maggiori Atenei, il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, quello della Presidenza del Consiglio dei Ministri e, ancora, quello della Presidenza della Repubblica.
L’architetto Erminio Ferrucci ha poi ricoperto un rilevante ruolo professionale anche in ambito editoriale, in quanto nominato direttore del periodico HydroGeo. La rivista bimestrale di tecnica, cultura e scienza del territorio (ISSN: 1971-5447) e del periodico Ambiente Territorio. Cultura dell’ambiente e scienza del territorio (ISSN: 1971-5445); successivamente è stato direttore responsabile del periodico L’Ambiente antropico: territori, città, architetture (ISSN: 2282-832X) e, inoltre, direttore editoriale del periodico Sezione aurea: cultura, arte, ricerca (ISSN: 2284-3841).